In Conviviality la voce di Ottavia Fusco Squitieri e il pianoforte di Cinzia Gangarella raccontano, evitando le trappole dei banali accostamenti, una possibile, articolata, relazione tra cibo e musica.
Molto si è scritto sull’arte di mangiare: ricette letterarie, lettere culinarie, narrativa gastronomica, poesie, canzoni. Mangiare per fame, per golosità, per ritualità, per il piacere di stare insieme, ma anche per il troppo desiderio, per ingordigia, non solo culinaria. Assaporare il frutto proibito che ci preclude, o ci apre, le porte del paradiso; sciogliersi di delizia per una pastina cremosa, a condizione di sporcarsi le dita e la punta del naso; celebrare un succoso rosso e carnoso pomodoro estivo; ingurgitare una profumata frittata ai funghi, tanto desiderati quanto velenosi, o perdersi nelle spire della memoria, ridestata da un biscotto grassamente sensuale. Il cibo e la musica sono arte: arte di comunicare emozione, arte di stare insieme perché, in fondo, bisogna essere in due, o di più, per essere allegri.